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In un paese dell'hinterland di Bologna, un anziano squilibrato si mette a sparare dalla finestra, uccide alcune persone e tiene in scacco le forze di polizia che, a sera inoltrata, decidono di passare al contrattacco: per disorientare il folle, ordinano che venga tolta l'energia elettrica all'intero circondario. In questo quadro - realmente accaduto nel giugno 2005 in un paese dell'Italia settentrionale - si sviluppa la finzione narrativa: cento minuti, quattro storie parallele, tutte segnate dalla mancanza di luce. Mario, un dirigente comunale, cerca di sedurre la sua vicina di appartamento. A casa del professor Umberto si affronta l'emergenza con un gioco che travolgerà la stessa coesistenza famigliare. Nel bar di Loretta ci si industria per continuare le partite a carte e a biliardo, ma presto e in modo del tutto imprevedibile si dipanerà una storia completamente diversa. Intanto, Domenico, uno scrittore solitario, si prepara a mettere in atto un proposito che lo tormenta da anni.